Con il motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus (MIDI) papa Francesco ha avviato una riforma del processo di dichiarazione di nullità matrimoniale e successivamente, con l’esortazione apostolica Amoris Laetitia (AL), ha invitato tutta la Chiesa a compiere un affascinante cammino di conversione delle strutture giuridico pastorali e di prossimità.
Proprio l’aspetto della prossimità è alla base di un’interessante novità della riforma operata da papa Francesco (vedi AL 242 e 244): non ci si occupa di “casi” ma di persone, per questo si richiede che l’indagine pregiudiziale o pastorale operi nell’ambito della pastorale matrimoniale diocesana unitaria, e faccia da servizio ponte tra la pastorale dell’accompagnamento delle situazioni difficili e l’operato dei tribunali.
Nel MIDI si legge: «La diocesi, o più diocesi insieme possono costituire una struttura stabile attraverso cui fornire questo servizio e redigere, se del caso, un Vademecum che riporti gli elementi essenziali per il più adeguato svolgimento dell’indagine».
È quello che ha fatto l’Arcidiocesi di Trani Barletta Bisceglie che ha elaborato un Vademecum per la consulenza nella fragilità matrimoniale (Ed. Rotas), utile a quanti sono quotidianamente a contatto con coniugi e famiglie in difficoltà aiutandoli a comprendere la fragilità matrimoniale come un’occasione per far emergere le responsabilità e il bene possibile e percorribile.
È un testo – come afferma mons. Semeraro nella prefazione – che «rispetta l’istanza fondamentale della reciprocità fra due aspetti del ministero ecclesiale …in rapporto al matrimonio: quello pastorale equello giuridico». Reciprocità fondamentale per compiere una consulenza che non deve intendersi come una fredda attività burocratica, ma “un prendersi cura e un prendere a cuore” le diverse situazioni.
don Emanuele Tupputi sul foglietto “La Domenica”
Nell’immagine, particolare del dipinto “Sposalizio della Vergine” di Raffaello Sanzio (1504). Pinacoteca di Brera, Milano